Test per il covid-19: differenze e caratteristiche
Attualmente sul mercato esistono svariate tipologie di test per accertare l’infezione da SARS-CoV 2 ovvero il responsabile del Covid-19, il virus che ha creato una situazione di emergenza non solo nazionale ma addirittura mondiale. Ad oggi, infatti sono milioni le persone che purtroppo hanno perso la vita a causa di questa patologia. Visto e considerato che esistono molti tipi di test, in molti pensano, ancora oggi, uno equivale all’altro. Ovviamente però non è assolutamente così.
Test rapido antigenico
Uno dei test più diffusi e richiesti è sicuramente quello antigenico, conosciuto anche come test rapido. Si tratta, in parole povere, di un test che prevede l’uso di un particolare tampone lungo circa 15 centimetri che viene inserito dall’operatore su per il naso.
Il tampone preleva i cosiddetti antigeni ovvero le proteine che si trovano sulla superfice del covid e non già il genoma virale (così come invece avviene nel caso di test molecolare). I tempi di risposta al test sono molto rapidi, occorrono in media dai 15 minuti fino ad un massimo di 30. Ovviamente la sua percentuale di certezza è ridotta rispetto al tampone molecolare, gli esperti infatti consigliano di sottoporsi a quest’ultimo in caso di positività a quello antigenico in modo da avere maggiori certezze. Questo particolare test oggi è particolarmente utile negli aeroporti o nelle zone portuali per effettuare uno screening rapido di chi si imbarca e di chi arriva.
Test sierologico
Un altro test utile per capire se l’organismo sia stato esposto o meno al covid 19 è quello sierologico.
Esistono ben due varianti di questo particolare test, sia quello qualitativo (rapido) sia quello quantitativo. Quest’ultimo, diversamente dal primo, deve essere eseguito solo ed esclusivamente da un soggetto qualificato in quanto è necessario effettuare un prelievo di sangue.
Il test qualitativo rapido invece può non solo essere acquistato liberamente all’interno della farmacia ma può essere eseguito in via del tutto autonoma leggendo l’apposito foglio illustrativo riposto nella confezione.
Entrambi i test sono molto efficaci, tuttavia, anch’essi possiedono un tallone d’Achille. Il test sierologico, infatti coinvolge solo le immunoglobuline IgM e IgG, pertanto è in grado di accertare solamente se l’organismo sia stato esposto al virus ma non può accertare se l’infezione sia ancora in atto oppure no.
In parole povere, se il test sierologico dovesse risultare positivo, sarà necessario sottoporsi ad un altro test, ovvero quello molecolare.
Test molecolare
Il più preciso tra tutti quelli elencati è sicuramente il test molecolare, il famoso tampone naso faringeo che preleva una piccola quantità di muco presente sull’orofaringe (ovvero la parte della faringe posta dietro al cavo orale) e sul rinofaringe (ovvero la parte superiore del canale della faringe). Occorrono solamente pochi minuti per effettuare questo test e, contrariamente a come si pensa, è del tutto indolore.
Per quanto concerne invece i tempi necessari per ottenere i risultati, visto che il tampone preleva direttamente il genoma del virus è necessario attendere dalle 24 alle 48 ore. Gli esperti, infatti sono tenuti ad esaminare il tampone in laboratorio e ad individuare il cosiddetto RNA virale, ed è proprio questo processo a renderlo