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Autore: admin

FIVET a Roma: successi e consigli.

FIVET è una tecnica di fecondazione assistita che permette di poter usare gli ovuli propri e gli spermatozoi del partner.

Se avete bisogno di maggiori informazioni riguardo questa tecnica di fecondazione assistita vi è un centro specializzato FIVET a Roma.

Ma vediamo quando possiamo consigliare il FIVET a Roma?

Solitamente, durante un ciclo mestruale, si sviluppa un singolo ovocita, ma per la fecondazione assistita è meglio ottenere più di ovulo, quindi è opportuno stimolare le ovai con una cura ormonale per ottenere più ovuli maturi contemporaneamente.

Con la FIVET a Roma, quelle coppie dove l’uomo non può donare una quantità sufficiente di spermatozoi per eseguire con successo l’inseminazione artificiale, quando, per la donna, vi sono delle ostruzioni o danni alle tube di Falloppio e quindi, non vi è altra possibilità di gravidanza, possono trarne dei vantaggi. Inoltre, è molto consigliata quando vi sono stati vari tentativi di inseminazione artificiale, senza successo.

FIVET a Roma

Percentuale di successo.

I dati dei risultati di successo della sono stati raccolti sistematicamente e rispecchiano le tantissime gravidanze che hanno realizzato il trattamento presso il centro FIVET a Roma.

Ebbene, la percentuale media, si aggira intorno ad un 30% ma molto dipende dallo stato di salute delle coppie e dalla loro età.

Quanto influisce l’età sulla buona riuscita del trattamento FIVET a Roma?

L’età è uno dei fattori maggiormente influenti per un esito positivo.

Statisticamente, gli anni migliori sono sotto i 34-35 anni, dopo, tra i 35-39 anni le percentuali di successo scendono al 15-20%, andando sempre in discesa man mano che l’età avanza.

Nella donna infatti, con l’aumentare dell’età, aumenta anche la percentuale di alterazioni cromosomiche e il rischio di aborto.

Nell’uomo non si riscontrano problematiche legate all’età, anche se vi potrebbero essere altri fattori che potrebbero ostacolare il trattamento come delle forti alterazioni del liquido seminale.

Con il centro specializzato FIVET a Roma potrete mettervi nelle mani di esperti e trovare il trattamento più indicato per realizzare il vostro sogno.

 

Misure e rilievi strumentali

 

5In ambito di valutazione dei rischi, la relativa norma del testo unico sulla sicurezza, cita la valutazione dei rischi come valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. Il Datore di Lavoro deve valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, sia nella scelta dell’attrezzatura che nella predisposizione dei luoghi di lavoro, tenendo conto anche dei lavoratori esposti a rischi particolari, come rumore o vibrazioni. La valutazione è effettuata in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, ed il medico competente, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. I dati raccolti durante la valutazione vengono elaborati e vanno a comporre il Documento Programmatico di Valutazione dei Rischi. La valutazione dei rischi viene effettuata con rilievi strumentali ed è necessaria per quelle aziende che utilizzano attrezzi rumorosi come le officine, che potrebbero portare il lavoratore a superare le soglie limite di esposizione. La valutazione si occupa anche dei rilievi strumentali sul luogo di lavoro e della realizzazione delle schede tecniche per ogni lavoratore, elaborando quindi relazioni e rapporti come previsto dalla Legislazione vigente. Esistono aziende professionali che offrono la propria consulenza per la conduzione di rilievi tecnici e per la valutazione di particolari rischi che richiedono un’analisi approfondita. Le relative rilevazioni possono riguardare ad esempio valutazioni fonometriche e di impatto acustico. Il D.Lgs. 81/08 impone la valutazione dei rischi di esposizione al rumore durante il lavoro, per adempiere a questo obbligo dette aziende, effettuano rilievi tecnici e redigono le relazioni specifiche previste dalla legge ed i vari rilievi strumentali per valutare l’esposizione a vibrazioni meccaniche. I tecnici specializzati, come previsto dal Titolo VIII del D.Lgs. 81/08, eseguono rilievi strumentali per valutare l’esposizione dei lavoratori a rischi derivanti ad esempio, da vibrazioni meccaniche. Vengono effettuati rilievi per quantificare le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio e al corpo intero. L’ultima fase dell’analisi prevede la stesura di relazioni tecniche. Un altro esempio può essere quello della valutazione movimentazione manuale dei carichi, in cui operano anche lavoratori che hanno conseguito i brevetti derivanti dai corsi di sicurezza piattaforme elevabili. Le attività lavorative di movimentazione dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico devono essere adeguatamente valutate, e non per ultime, vengono poi monitorate le valutazioni microclimatiche con particolare riguardo all’analisi di stress calorico, stress da freddo e benessere termico.

10 consigli utili prima di firmare un contratto con un Records Label.

Quante volte è successo che abbiamo sentito di quell’artista che ha venduto un sacco di dischi e, mentre aveva milioni di pubblico sintonizzato ad ascoltarlo, poi è finito in tribunale ad aprire un inchiesta fallimentare.

Bene! Non è una novità!

Quindi, oggi vorrei dare dei seri consigli da apprendere dopo i vari fallimenti di altri, per imparare che il business e la musica devono andare di pari passo.

Molte volte infatti gruppi emergenti o meno tendono a firmare contratti scadenti con Recods Label, pensando di fare il loro affare della vita!

records label

Ecco allora i 10 consigli che ogni artista dovrebbe tenere ben presente prima di firmare un contratto con un Records Label:

  1. Fissarsi un obbiettivo: se si prevede un determinato obbiettivo, rimanendo con i piedi per terra e comunque, almeno che lo stipendio stipulato nel contratto ci assicuri una vita dignitosa, allora dovremmo fermarci un istante e sottoporlo a una visione più approfondita.

    Meglio leggere in modo minuzioso ogni particolare, prima di scoprire che il nostro contratto non si addice alle nostre aspettative.

  2. Scegli con cura un manager: la scelta di colui che si occupa dei tuoi “affari” deve essere ben vagliata; dovrai assicurarti che non vi siano connessioni con l’etichetta discografica e preferibilmente che non sia un parente, o vecchio amico, insomma, che sia una persona che sappia fare il suo ruolo in modo professionale e non improvvisato, una persona che combatta per i tuoi interessi, senza conflitti di interesse.
  3. Esamina chi è la il direttore, la società di produzione, l’etichetta e il distributore: in sostanza dobbiamo avere chiaro con chi lavoriamo, perché più entità sono alle nostre spalle, più la vostra royalty o il denaro sarà manipolato prima di giungere a voi artisti. Quindi cautela!
  4. Leggere bene il contratto: non smetterò mai di ripeterlo, ma leggete bene il vostro contratto! Dovreste leggerlo almeno 3 volte, prima di firmare una qualsiasi cosa con una Records Label.
  5. Registra il tuo “marchio di fabbrica”: è molto importante quando si fa un contratto con una Records Label che il nome e il marchio si possieda in completo tramite una vera e propria registrazione. Purtroppo vi sono esempi nella storia che ci insegnano anche questo, dove band hanno dovuto pagare fior fiori di soldi per acquistare il diritto del proprio nome, questo sarebbe potuto essere evitato se fin dall’inizio avessero combattuto per avere i diritti del nome del gruppo.
  6. Scegli il proprio avvocato: è chiaramente un conflitto di interesse che il proprio avvocato sia in affari con l’etichetta discografica, quindi scegli un rappresentante legale che non si faccia compromettere.

Per concludere, la musica è business e passione, ma per fare una grande musica è importante capire come possiamo farne un grande business e goderne tutti i frutti finanziari, per cui rivolgersi ad una Records Label è il modo migliore per entrare nel mondo della musica, rivolgendosi ad aziende ormai consolidate, di fama e di reputazione, non possiamo sbagliare!

10 vantaggi per fare un corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatrici

corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatriciQuando un’azienda investe in corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatrici, investe nella sua azienda stessa.

Quando si parla di sicurezza, non dobbiamo mai pensare al risparmio, investendo ogni mezzo per garantire formazione, consapevolezza e aree di lavoro , oltre a mezzi e tecnologie, sicure per tutti i propri dipendenti.

Esiste una relazione diretta tra il corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatrici e la crescita e lo sviluppo, nonché il successo finanziario dell’azienda stessa.

Ecco 10 ragioni per cui un corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatrici, sia un buon investimento per la propria azienda:

  1. Una buona formazione aiuta, oltre a rispettare gli standard imposti, a diminuire la possibilità di avere sanzioni per violazioni in ambito di sicurezza sul lavoro.
  2. Un corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatrici, riduce la possibilità di incidenti e protegge i dipendenti da lesioni accidentali; per l’azienda vi è un torna conto, in quanto, non dovrà sostenere spese per la mancanza di uno o più operai infortunati, il tempo perduto, i danni a macchinari e tutto quello che ne deriva, premi assicurativi maggiori, diminuzione del lavoro, cattiva reputazione, ecc.
  3. Una formazione corretta, inoltre, nel lavoratore, porta una maggiore consapevolezza delle proprie responsabilità, creando maggiore soddisfazione e più motivazione nell’ambito lavorativo.
  4. Dipendenti formati, sono dipendenti consapevoli, felici di fare il loro lavoro; questo per un azienda significa, oltre che la buona reputazione, anche un fatturato in ascesa.
  5. Per un dipendente che si occupa di un area specifica, il corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatrici, è essenziale per avere lavoratori ben qualificati che si sentiranno parte integrante della vostra azienda, e rifacendomi al punto sopra: un dipendente felice=maggiore fatturato!
  6. Un corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatrici, aiuterà a mantenere l’azienda aggiornata, sia a livello tecnologico che innovativo. Con ogni corso specifico possiamo mantenere tutta l’azienda a dei livelli ottimali di sicurezza in tutti i settori lavorativi.
  7. I dipendenti che hanno seguito un corso per la sicurezza sulle piattaforme elevatrici, saranno ben addestrati e altamente qualificati, quindi più efficienti e produttivi.
  8. La formazione con i corsi specifici sulla sicurezza aiutano a gestire i possibili rischi che possono nascere in determinate aree lavorative.
  9. Una forza lavoro addestrata e formata, fornisce le risorse per espandersi in nuovi mercati, cogliendo l’opportunità in un’economia globale molto competitiva.
  10. La formazione nella sicurezza su tutti i settori, aiuta allo sviluppo di una conoscenza organizzativa e collaborativa, quindi i lavoratori si sentiranno coesi nell’attività dell’azienda e saranno preparati a fornire servizi e prodotti superiori alla media.

Mal di testa cronico, cosa mangiare per evitarlo

L’emicrania è una malattia che si diffonde a macchia d’olio nel mondo e rappresenta un grave problema per molte persone.

Spaziando dalla cefalea a grappolo, passando per l’emicrania cronicizzata quella acuta, senza dimenticarsi del mal di testa occasionale, i disturbi del benessere sono davvero tanti.

Inoltre ancor oggi non sono in molti a sapere che cos’è la cefalea e quale sia la nuova cura per la cefalea; ancor di meno sanno che per prevenire la cefalea o almeno alleviare l’emicrania è possibile mangiare determinati cibi in grado di aiutare.

Mal-di-testa cronico

Scopriamo insieme quali sono:

  • Per guarire dal mal di testa cronico e prevenire lo sviluppo della fibromialgia primaria è possibile prendere in considerazione l’idea di mangiare più patate. Difatti, stando a quanto ritiene la ricercatrice in tema di alimentazione Erin Palinski, sarebbe la carenza di potassio a determina lo sviluppo dell’emicrania, indipendentemente dalla sua tipologia. Il consiglio fornito dall’esperta è quello di preparare dei contorni a base di patate, che andrebbero cucinate e consumate con la buccia (basti pensare alle patate al cartoccio). Specialmente nella buccia delle patate c’è un’alta concentrazione di potassio, in grado di alleviare il mal di testa o eliminarlo del tutto.
  • Altresì si potrebbe prendere in considerazione l’idea di mangiare il cocomero. Quest’ultima è stata consigliata dall’esperta di nutrizione Stella Metsovas, che ritiene come nello sviluppo dell’emicrania sia responsabile anche la disidratazione. Bere molta acqua e mangiare frutta ricca di liquidi potrebbe aiutare a idratare l’organismo e fornirci sali minerali importanti, apportando anche delle elevate concentrazioni di magnesio.
  • Un discorso molto simile vale per le mandorle, tradizionalmente una fonte importante di magnesio. Quest’ultimo sembra importante per rilassare i vasi sanguigni nella testa, diminuendo quindi la probabilità di sviluppo dell’emicrania. Insieme alle mandorle si possono mangiare le albicocche secche, i legumi e il riso integrale, tutti alimenti con un’elevata concentrazione di magnesio.
  • Senza dimenticarsi delle insalate e delle zuppe contenenti i semi di sesamo. Questi sono ricchi della vitamina E e aiutano a stabilizzare il livello di alcuni ormoni nel sangue. Altresì la vitamine E, è utile per migliorare la circolazione sanguigna, il che a sua volta può comportare effetti benefici sull’emicrania.
  • Gli spinaci non sono di certo tra i vegetali preferiti, ma secondo Erin Palisnki riescono ad abbassare la pressione del sangue. Il beneficio sull’emicrania è, quindi, una conseguenza di questo effetto. Secondo la ricercatrice basterebbe usare le foglie degli spinaci per preparare l’insalata e in questo modo combattere l’emicrania. Inoltre a quest’insalata si potrebbero aggiungere le mandorle nello specifico o più in generale le noci.
  • Le banane hanno molti elementi positivi, ma uno dei principali è sicuramente la vitamina B6. Quest’ultima crea le condizioni necessaria per la crescita della serotonina, un ormone in grado di svolgere un effetto anti-depressivo sull’organismo. Questo aiuta a ridurre il dolore e a combattere la frequente stanchezza mentale.
  • Oltre ai semi di sesamo, anche i semi di lino vengono associati a diversi effetti positivi in quanto contengono gli omega 3, degli acidi grassi con numerosi effetti benefici. Gli omega 3 non solo aiutano a combattere le emicranie, ma hanno anche delle evidenti proprietà antinfiammatorie. Un’ottima idea sarebbe di aggiungere i semi di lino alla colazione o alle insalate, per favorire la loro assimilazione.
  • Anche lo zenzero può aiutare a ridurre il mal di testa, in quanto al suo interno presenta delle sostanze antidolorifiche. Dopo una tisana allo zenzero la sensazione di dolore diventerà rapidamente meno accentuata. Si ritiene che lo zenzero possa essere uno tra i migliori alimenti sotto questo punto di vista, da assumere anche crudo.
  • Coloro che amano il peperoncino probabilmente soffrono il mal di testa di meno, in quanto il peperoncino contiene la capsaicina, un antidolorifico naturale. Questa sostanza aiuta a combattere tutti i dolori, come il mal di denti o quello di schiena.
  • Infine un ottimo alleato nella lotta contro il mal di testa è rappresentato dal Mais, in quanto contiene molta vitamina B3. Quest’ultima è in grado di calmare i nervi e supportare l’integrità dei vasi sanguigni, il che aiuta a eliminare le emicranie legate allo stress. Oltre al mais per questo scopo è possibile mangiare anche i fagioli e i pomodori.

Vino rosso: i vitigni più conosciuti e utilizzati.

Con centinaia di qualità di uve che vengono impiegate per produrre vini rossi, qui cercheremo di dare alcune informazioni su alcune tipologie di vino rosso che solitamente incontrerete più spesso.

Ecco qui una lista di alcuni tra i più conosciuti vitigni utilizzati per la produzione di vini rossi, con caratteristiche e profilo di sapore, di facile e veloce lettura:

Cabernet Franc

  • Origine: il vitigno è di origine Illirica progenitore del famoso Cabernet Sauvignon, incrociato con un Sauvignon Blanc. Nel suo nome è racchiuso la sua caratteristica principale, infatti è un vino franco, pulito e inconfondibile.
  • Sapore: La versione rossa del Gewurztraminer, ha tracce fumé e di peperone, quando l’uva ha completato la maturazione, il vino rosso, risulta elegante con note affumicate, altrimenti i richiami di peperone e pepe sono più bruschi.

    Un vino rosso rotondo e caldo, mai troppo pesante; potreste confonderlo con il Cabernet Sauvignon, ma non è così tannico, intenso e scuro.

  • Colore: vino rosso rubino scuro che con gli anni tende al granato.
  • Bouquet: I profumi sono ricchi e spiccati, pepe, peperone, tracce fumé e foglie di humus, frutti a bacca scuri (more, mirtilli, ribes), oltre a liquirizia, alloro e tracce terrose ed erbacee.

    Menta, cioccolato e violetta procedono di pari passo, insieme alla sua carica balsamica inconfondibile.

Cabernet Sauvignon

  • Origine: uva che rappresenta il vino di Bordeaux, sinonimo di vino pregiato, sontuoso e raffinato; un vino rosso nato per invecchiare e sfidare gli anni.
  • Bouquet: ha un naso complesso e vivace che ricorda i profumi del bosco (mirtilli, ribes nero e more, insieme a erbe alpine, sottobosco e grafite).

    Vi sono anche sentori di rabarbaro, prugne, cedro, eucalipto, tabacco e note terrose, oltre alle note eredità del Sauvignon Blanc, come sentori erbacei, note di anice, olive e peperone.

  • Gusto: al palato il vino rosso Cabernet Sauvignon è di ampia struttura, pieno e avvolgente, con ritorni di tannini che sanno di liquirizia.

    Invecchiando diviene con sentori più fini e balsamici, ricco di aromi speziati, senza perdere la struttura, che rimane solida e compatta.

Gamay

  • Origine: vitigno di origine francese, in particolare della Borgogna, dove si trova la località da cui prende il nome. Quando sentiamo parlare di Gamay, non possiamo fare altro che pensare al vino rosso di Beaujolais, anche se in altre zone come in Valle d’Aosta , in Friuli e in Piemonte viene coltivato.
  • Colore: il vino rosso Gamay viene realizzato con l’impiego di almeno l’85% di queste uve, miscelato ad altri vitigni. Presenta un colore rosso rubino con sfumature violacee, talvolta anche al porpora.
  • Bouquet: il vino rosso realizzato con le uve di Gamay, ha un profumo delicato se peur vinoso e intenso, con sentori di fragola, lampone e ciliegia.

    Realizzato con la macerazione carbonica il giovane Gamay è leggermente effervescente con un distinto profumo di banana. Il Beaujolais Nouveau è l’esempio più famoso.

  • Gusto: al palato è intenso, morbido e asciutto.

    vino-rosso

Grenache o Garnacha o Cannonau

  • Origine: vitigno internazionale a bacca rossa che sembra provenire dalla Spagna o dalla Francia, dove infatti, è maggiormente diffuso.

    Adesso troviamo le coltivazioni in Italia, Marocco, Algeria, Grecia, Messico, California e Australia, quindi, possiamo dire che è un vitigno che ben si è adattato anche al di fuori dell’Europa.

    In Italia è conosciuto come Cannonau, coltivato principalmente in Sardegna, dove rappresenta il vitigno a bacca rossa più prestigioso.

  • Caratteristiche: il vino rosso prodotto con questa uva, se bevuto giovane è piacevole, fruttato e dalla grande bevibilità, se invecchiato in botti di rovere, guadagna un gusto caldo e vellutato, altrettanto piacevole. Un vino rosso che ricorda una versione meno sofficde e intensa di Syrah.

    Molte volte le uve vengono fatte appassire per produrre vini dolci da dessert.

Malbec

  • Origine: vitigno proveniente dal Bordolese, adesso molti viticoltori hanno rinunciatoa favore del nobile Merlot, anche per la sua difficoltà nella coltivazione e hai vari problemi di conservazione. Coltivato così più frequentemente in zone molto calde e asciutte dove le condizioni climatiche sono favorevoli e le problematiche vengono meno.
  • Caratteristiche: il Malbec fornisce vino rosso denso e scuro tanto da essere chiamato vino nero, con buoni aromi fruttati e strutture tanniche abbastanza spiccate.

Merlot

  • Origine: vitigno a bacca nera che ben si è adattato a tutti i climi del mondo e che grazie alle sua natura “vellutata” è molto utilizzato anche per aiutare altri vini a renderli più morbidi.
  • Colore: il vino rosso che si ottiene con il Merlot è di un bel colore rubino intenso scuro, che invecchiando tende a divenire con riflessi granati.
  • Olfatto: al naso offre note fruttate di mirtilli, ribes nero, viole, prugne , ciliegie, fogliedi pomodoro, finocchio, rabarbaro e foglie di humus.

    Spesso vi sono sentori di menta, tio, alloro, origano e una nota balsamica che sfuma nel pino. La nota erbacea,caratteristica del vitigno permane per tutta la degustazione fondendosi con il calore del frutto.

  • Gusto: ampio e profondo, con sentori di more e ciliegie. I tannini corposi, ma velluatati, misti a note terrose ed erbacee si armonizzano bene donando una piacevolezza indimenticabile.

Mourvedre o Mataro

  • Origine: vitigno di origine incerta, alcuni dicono che provenga dal sud della Francia, altri, dalle zone di Barcellona, come ultima ipotesi si pensa che sia arrivato in Europa tramite i mercanti Fenici. Adesso è un vitigno di successo che viene coltivato in molte parti del mondo.
  • Caratteristiche: il vino rosso prodotto con queste uve è morbido e con un rapida evoluzione: molto spesso viene associato ad uve di altri vitigni per creare un vino rosso con un evoluzione più lenta che possa esaltare i propri sapori e profumi.

Nebbiolo

  • Origini: vitigno delicato e di difficile coltivazione, con una lenta maturazione che spesso porta la vendemmia a fine Novembre, sembra infatti che il nome derivi dalle nebbie che avvolgono le colline durante quei periodi.

    Un’altra teoria vuole che il nome derivi dalla tipica pruina che ricopre i grappoli con una patina opalescente che ricorda, appunto, la nebbia.

    Un vino rosso che ha una capacità di invecchiamento leggendaria che con questoriesce a sviluppare tutto il suo potenziale.

  • Caratteristiche: il vino rosso prodotto con queste uve, partendo da vini “base” come il Langhe Nebbiolo, ha caratteristici profumi di frutti di bosco, tabacco, cuoio e violetta, i tannini morbidi e non così massicci caratterizzano questo vino rosso, dal colore più trasparente. Mentre se prendiamo un Barbaresco, un Barolo, alla vista rimane trasparente con riflessi granati.

    Il bouquet racchiude in sé tutti i profumi delle Langhe autunnali: tartufo, nocciole toscate a cui si mescolano frutti di bosco (ribes, lampone e fragoline di bosco).

    L’acidità non è mai esuberante e si sentono richiami di anice, foglie di tè, menta, il tutto con un bel tannino possente, con striature di cacao e liquirizia.

 

Corso d’informatica: 10 ragioni per considerare questa opportunità!

L’informatica e la tecnologia sono oggigiorno, parte che interessa ogni persona: l’informatica fa parte, ormai, delle nostre vite: dalle auto, all’utilizzo di elettrodomestici in casa “intelligenti”, smartphone che sono quasi quotidianamente nel nostro pugno, fino ad arrivare ai mezzi che usiamo sul web, per interagire anche con il prossimo (tutti i social network ad esempio) , questo nell’uso quotidiano, figuriamoci poi se parliamo di quello che ci serve se siamo un’azienda e se vogliamo restare all’avanguardia! Per questo è necessario essere al passo con i tempi! Un corso d’informatica può iniziarci a questo mondo o perfezionare le nostre conoscenze.

Un corso d’informatica ci darà la possibilità di comprendere varie sfaccettature, di quello che ormai è di uso comune: il computer.

Se, per esempio, desideriamo presentare un’idea al nostro capo, se vogliamo scrivere in modo professionale in nostro curriculum, fare un corso d’informatica ti darà un vantaggio in tutti i suoi aspetti, inoltre anche per fare una carriera, oggi avere almeno le conoscenze di base, sono strettamente necessarie, permettendoti di stare al passo con i tempi.

Inoltre con un corso d’informatica superiore, rimarrai aggiornato e manterrai le tue conoscenze informatiche all’avanguardia, avrai maggiori capacità, molto più richieste in ogni ambiente aziendale.

Ecco perché vorrei elencare 10 ragioni per cui dobbiamo considerare l’opportunità di fare un corso d’informatica:

  1. Migliori prospettive di assunzione

    Avere conoscenze informatiche dimostra che, in termini di occupazione, il 35% di persone ha più probabilità di trovare un posto di lavoro a tempo pieno, rispetto ad altre persone senza queste conoscenze.

    Questo a sua volta favorisce anche un posto di lavoro migliore, con una media salariale più elevata.

  2. Punti quasi protetti contro la recessione.

    Un corso d’informatica ti dà la possibilità di poter accedere alle numerose richieste delle aziende che sempre più cercano persone qualificate in questo settore.

    Proprio per questo grande fermento della tecnologia, esistono oggi più posti di lavoro informatici, piuttosto che persone qualificate; inoltre un recente studio proietta la richiesta con una crescita del 12% fino ad un 37% nel 2022. Prendendo in considerazione questo tasso in grande salita, è facile vedere che le aziende avranno sempre più bisogno di persone qualificate nell’informatica. Ecco quindi che un corso d’informatica può essere un buon investimento!

  3. Opportunità per creatività ed innovazione.

    Se pensi che l’informatica sia priva di creatività…allora, dei ricrederti!

    L’informatica è molto più che programmazione, si inventa e si costruisce: il computer non è altro che la tela del nostro artista ed i pennelli e le pitture, sono i linguaggi di programmazione e gli ambienti di sviluppo.

    Internet esiste da quasi 20 anni, una volta era utilizzato principalmente da ricercatori e da militari, ma adesso è diventata la tecnologia più comune e utilizzata del nostro tempo.

    Riuscite ad immaginare un mondo senza Instagram, Snapchat, Facebook o Twitter?Questi social network ormai famosi in tutto il mondo, sono stati creati dalle menti di 2 o 4 persone, alcuni studenti universitari, altri amatori o studiosi di informatica, costruite sulle piattaforme fornite dal web.

    Con una buona conoscenza appresa durante il corso d’informatica, non avrai limitazioni alla tua fantasia. Tutto è possibile!

  4. Parte essenziale ed integrante dell’eduzione.

    Un corso d’informatica dovrebbe essere la base su cui fornire ulteriori conoscenze, inoltre, un corso d’informatica, fornirà un’abilità nella ricerca di risoluzioni ai problemi e un pensiero logico che rappresenta un vantaggio nella carriera , in qualunque campo che tu scelga.

    Al di là della grande applicabilità che ha l’informatica in vari settori lavorativi, avere una conoscenza raggiunta con un corso d’informatica, viene vista dai datori di lavoro come un ulteriore fattore positivo aggiunto.

    corso d'informatica

  5. Opportunità future migliori.

    Internet nei prossimi 20 anni diverrà onnipresente e il suo grande sviluppo richiederà sempre maggiori competenze specialistiche che potrai apprendere con un corso d’informatica. Si pensa che nel 2020 ci siano così tanti apparecchi e articoli di uso quotidiano, che saranno in linea sul web, che supereranno anche le nostre aspettative, così la futura corrente informatica dovrà mantenere le reti di questi dispositivi sufficientemente robusti e resilienti.

  6. Fare la differenza

    Con un corso d’informatica avanzato, sarai in grado di stare al passo con il progresso e l’innovazione, ti distinguerai dalla massa e da chi non ha conoscenze informatiche.

  7. Lavoro collaborativo e sforzo individuale

    Anche se possiamo immaginare un “nerd” solitario che lavora sul suo PC, fare informatica è spesso essere parte di una squadra collaborativa, che richiede un team con persone che sono specializzate in varie competenze. Con un corso d’informatica potrai raggiungere i tuoi obbiettivi e specializzarti in un settore dell’informatica che più si abbina alle tue necessità e ai tuoi interessi.

  8. Protezione della libertà

    Mentre cresce internet , la privacy verrà meno, infatti vi sono grandi quantità di dati su i nostri affari,sia quotidiani che non, che passano sul web, anche se questo rende più facile la nostra vita, vi è anche più facilità di essere esposti all’attacco di hacker. Nonostante che ci sia una predisposizione a rinunciare alla privacy per la comodità, gli esperti nel settore, con adeguato corso d’informatica potranno prendersi carico di questi problemi, aiutando a mantenere tutto più anonimo e protetto.

  9. Rafforzare la scelta di carriera.

    Anche se l’informatica non è la scelta primaria per la tua carriera, quindi sogni di lavorare in ambiti diversi, come l’arte o nell’assistenza sanitaria? Bene! Un corso d’informatica è comunque molto importante, innanzi tutto per ampliare le vostre conoscenze di base, così da essere applicate in varie carriere e poi sarà un elemento extra che arricchirà il vostro curriculum, sempre cosa ottima in un mercato così competitivo come quello del lavoro.

  10. Collaborare contro i criminali informatici.

    Un corso d’informatica più avanzato, ti aprirà diverse strade e inoltre sarà in grado di farti avere maggiore consapevolezza su come rendere più sicuro il web, infatti, già nel passato e oggi, così come il domani, vi saranno hacker e criminali informatici pronti a rubarci l’identità, i nostri dati finanziari ecc., il corso d’informatica ti avvicinerà a quel mondo, e magari avrai le conoscenze per renderlo più sicuro dove navigare.

13 consigli per la tua vacanza in barca alle 5 Terre

Una vacanza in barca alle 5 Terre è uno dei sogni di molti viaggiatori e con l’estate ormai avanzata, il sole a picco e il pensiero di vagare in un luogo perfetto come questo gioiello italiano nel mare ligure, è sempre più sentito.

Non occorre consigliare una vacanza in barca alle 5 Terre, anche perchè è uno di quei luoghi che rimarrà nella tua mente fin dal primo momento in cui lo vedrai e quando finalmente potrai visitarlo, sarà subito amore a prima vista.

vacanza in barca alle 5 Terre

Se sei convinto di fare una vacanza in barca alle 5 Terre, questa estate, qui ci sono 15 cose che vale la pena conoscere prima di visitare le 5 Terre:

  1. Con la barca puoi partire da Portovenere, un luogo che comunque è meraviglioso e merita la visita prima di partire per una vacanza in barca alle 5 Terre.
  2. La vista di Manarola quando giungi in barca, sarà davvero suggestiva e non dovrebbe mancare nella tua vacanza in barca alle 5 Terre, consiglio una bella passeggiata lungo il mare.
  3. Vernazza, offre una delle viste migliori, passeggiando per le viuzze del borgo si sale e da lì potremmo godere di viste mozzafiato del mare e dei paesaggi circostanti.
  4. Corniglia è uno dei borghi che, secondo me, la vista migliore è proprio giungendo con la vacanza in barca alle 5 Terre.
  5. Riomaggiore, con la tua vacanza in barca alle Cinque Terre è giù dal lungomare.Anche la vista dalla cima della città merita durante la vacanza in barca alle 5 Terre.
  6. Monterosso, giungendo in barca è molto suggestivo, ma penso che se si potesse la visione di questo borgo via aerea è la migliore.
  7. Facilmente raggiungibile via mare, puoi organizzare, oltre ad una vacanza in barca alle 5 Terre, anche giornate, un mini-tour o un week end in barca, per assaporare questi luoghi fantastici.
  8. Guidare alle 5 Terre non è tra le cose più semplici, quindi l’opzione della vacanza in barca alle 5 Terre è tra le scelte migliori.
  9. Per la tua vacanza alle 5 Terre opterei per un periodo prima dell’estate o verso la fine di essa, in modo da godersi la vacanza in barca alle 5 Terre senza trovare affollamento.
  10. Con la vacanza in barca alle Cinque Terre non devi preoccuparti della folla, anche in piena estate avrai i tuoi luoghi di relax e privacy che solo con la propria barca potrai avere.
  11. Per quanto riguarda l’alloggio con la vacanza in barca alle 5 Terre, potrete dormire cullati dal mare nell’assoluta pace e tranquillità del mare, senza dovervi preoccupare di prenotare o trovare un luogo che non vi piace.
  12. Il cibo vi conquisterà nella vostra vacanza in barca alle 5 Terre, potrete gustare ottimi piatti di pesce e frutti di mare appena pescati dove troverete facilemnte nei menù di tanti locali tipici sparsi nei borghi.
  13. Potrete vedere molto e tante cose interessanti, anche in poco tempo, durante la vostra vacanza in barca alle 5 Terre, non occorre restare per molto tempo, per vedere “tutto”, anche se comunque non vi pentirete di essere rimasti più a lungo in questo fantastico angolo della Liguria.

Che Vita difficile per i disabili!

Salute.

Quest’oggi, vorrei parlarvi di un argomento che mi sta a quanto a cuore, considerata la mia recente esperienza nell’aver vissuto tutto a 360 gradi.

Ho avuto un malleolo fratturato e quindi sono stata costretta al gesso e alle stampelle per quasi tre mesi. Tutto questo, mi ha permesso di riflettere e guardare bene su tutto quello che abbiamo intorno, su tutto quello che ogni giorno ci circonda. Mi sono resa conto che la vita per un disabile non è affatto facile.

 

saluteNon posso parlare al 100% perché io sono stata una disabile momentanea, un invalida solo per poco tempo, ma mi sono accorta, che quasi nessuno è nelle condizioni per accogliere un infermo. I negozi della mia cittadina ad esempio, hanno tutti scalini, porte piccole, entrate antiche, che non permettono un ingresso facilitato a chi usa le stampelle o chi è in carrozzina. Per non parlare di alcuni marciapiedi ricoperti da immondizia e san pietrini fastidiosi. Ma sapete qual è la cosa più fastidiosa? Sono gli sguardi della gente. Persone che nemmeno conosci, che ti fissano come se fossi un emarginato, un poverello dimenticato da Dio.

Che poi ho appurato durante la mia recente esperienza, che ci sono vari tipi di sguardi:

  • Compassionevole : ‘poverina quanto mi dispiace, chissà come le fa male.’
  • Sprezzante : ‘guarda a questa, non ce la fa a camminare e se ne va in giro come se niente fosse.’
  • Caritatevole: ‘vuoi una mano? Ce la fai? Sposto questa sedia cosi vai meglio?’

 

Ed è causa di questi sguardi, del non sapere dove andare, che ho passato quasi tutta la mia convalescenza nella mia bella casina con i miei bei film in streaming.

Credete sia stato divertente? Credete sia facile per un disabile sopportare questo ogni singolo giorno della sua vita? Questa parte della società si trova ad affrontare ogni giorno gravi problemi, ma non solo da parte della città che non è adeguatamente attrezzata, ma anche dalla profonda ignoranza che ancora oggi persiste e si fa sentire. Come vi ho accennato, ci sono ancora troppi luoghi del pianeta e anche in città considerate all’avanguardia, dove mancano le strutture adatte per permettere ai disabili libertà di movimento e una certo grado di autosufficienza.

E anche se sono state fondate molte associazioni ed organizzazioni che si occupano di tutelare i diritti dei disabili, le quali hanno raggiunto notevoli risultati lottando tenacemente, non è ancora abbastanza.

Sarebbe molto importante sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al problema dei disabili in quanto tutti possono collaborare al richiedere strutture più adeguate o a organizzare servizi PIU’ EFFICIENTI.

La cosa più pesante di tutta questa situazione però sono i pregiudizi, poiché sono quelli e sempre quelli che non permettono a tali persone ti interagire con il resto del mondo. Inoltre le società, hanno prodotto nel loro percorso, rappresentazioni differenti del disabile agli occhi delle persone:

  • Disabile scemo del villaggio, da proteggere e occultare, da utilizzare per trastullo, invidiando ipocritamente una semplicità che il progresso della società ha negato per sempre.
  • Il disabile eterno bambino, senza prospettive di crescita, senza bisogni di adultità, asessuato, alieno dai cattivi sentimenti, sfortunato e per questo da assistere per sempre, trasformando una reale prospettiva pedagogica in una presenza a vita, senza obiettivi.

 

Ma spesso, tutti dimenticano l’insegnamento che il disabile, può dare con la sua presenza al mondo del lavoro:

  • la centratura sulla qualità del processo piuttosto che sul risultato
  • la tematizzazione della diversità come vincolo di sviluppo
  • la riscoperta del mondo emozionale
  • il confronto coi fantasmi stereotipi della disabilità
  • i processi solidaristici
  • l’eccellenza dell’impresa, la sua qualità globale come capacità organizzativa interna
  • di integrare il sociale.

 

Prendete come esempio, Jorje Luis Borges, il quale è stato uno scrittore, poeta, saggista, traduttore e accademico argentino. Alla fine degli anni ’60 divenne completamente cieco a causa di una malattia alla retina ereditata dal padre, ma tuttavia questo intoppo, non rallentò la sua creatività letteraria e il suo ritmo di lavoro.

 

Molte persone quando pensano o parlano di diversamente abili manifestano sentimenti di pietismo e di rassegnazione, infatti, spesso si sente dire: “Poveretti…che peccato!” eppure tanti di loro, hanno dimostrato e dimostrano ogni giorno, che la loro voglia di vivere è più forte di tante avversità , poiché sanno trarre dalla loro disabilità, stimoli eccezionali per continuare a credere in un futuro migliore.

Pouf da esterno: 4 consigli per tenerlo come nuovo!

Una volta scoperto lo straordinario comfort e il grande valore estetico degli eleganti pouf da esterno, vorrai mantenerlo per sempre.

Fortunatamente che i pouf da esterno sono studiati appositamente per essere resistenti alle intemperie, all’umidità e alle temperature estreme.

Quindi tenere puliti e come nuovi i pouf da esterno di Italpouf, è facile!

A differenza di tanti pouf da esterno che si trovano sul mercato, i pouf da esterno che sono di alta qualità non richiedono trattamenti particolari o prodotti speciali o elaborati per poter stare all’aperto, ma i materiali di rivestimento sono già in precedenza trattati e studiati per resistere all’usura del sole, del vento e rimanere in perfetta forma.

pouf da esterno

La pulizia del nostro pouf da esterno, se acquistato uno di ottima qualità, da specializzati nel settore, risulterà più facile di ciò che si pensi: una piccola manutenzione preventiva e una pulizia leggera sarà tutto ciò di cui avrà bisogno.

Ecco 4 suggerimenti per mantenere il vostro pouf da esterno sempre belle, anno dopo anno:

  1. Riponilo al chiuso

    Quando non usi il tuo pouf da esterno, ricordati di riporlo all’interno, proteggendolo comunque da tutti quelli eventi che non sono necessari, come pioggia e agenti inquinanti atmosferici, come gas, ossidanti e sostanze chimiche, comuni nella grandi città.

  2. Attenzione all’umidità.

    Anche se i tessuti sono idrorepellenti e sopportano bene il bagnato, l’umidità è sempre una nota dolente, quindi, quando vogliamo riporre il nostro pouf da esterno, ricordiamoci di farlo ben ben asciugare al sole, in modo che non possa svilupparsi successivamente della muffa sul nostro adorato pouf da esterno.

  3. Attenzione alla luce del sole.

    Anche se i tessuti sono resistenti alla dissolvenza provocata dalla luce del sole, non possiamo dire che ne siano proprio immuni, quindi, una esposizione continua potrebbe fare perdere di tono il colore del vostro pouf da esterno.

  4. Cura e pulizia.

    Quando il vostro pouf da esterno si macchia, basta prendere un panno umido e pulito, con semplice acqua calda e sapone neutro. Questo sarà il necessario per togliere qualsiasi macchia dal tuo pouf da esterno. Pulisci di frequente il tuo pouf da esterno, senza arrivare ad accumuli di sporcizia e mantenendo il pouf da esterno pulito e fresco.

Per concludere, il pouf da esterno, è vero che è realizzato con materiali molto più resistenti e di alta qualità di tanti pouf di concorrenza, ma per mantenere sempre in perfetto stato il pouf da esterno, è bene seguire i consigli e trattare il nostro pouf da esterno con cura, così da poterlo sfruttare in tutto il suo splendore negli anni.