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Tag: tradimento

Infedeltà coniugale? ecco cosa puoi fare

Il fenomeno dell’infedeltà coniugale, come tutti sappiamo è sempre più diffuso, questo dovuto a numerosi fattori tra cui la tecnologia.

Infatti l’infedeltà coniugale non rappresenta più solo quella in cui uno dei due partner abbia una relazione fisica con un altro soggetto al di fuori del matrimonio, bensì, il semplice intrattenere una relazione con terzi tramite social network come Facebook o Whatsapp oggi giorno è da considerarsi come tale.

Però quello che molti non sanno è cosa sia l’infedeltà coniugale nel dettaglio. Vediamo di esaminare la cosa più nei particolari. Partiamo subito dicendo che per infedeltà coniugale si intende l’infedeltà che scaturisce fra due persone che stanno vivendo una relazione, e che, la semplice affermazione del “non ti amo più” non è sinonimo di infedeltà.

Per infedeltà coniugale o, usando termini più comuni, tradimento si intende l’avere un rapporto con una terza persona al di fuori del vincolo matrimoniale e della relazione.

Questo tipo di infedeltà coniugale può essere di varia natura:

Il rapporto fisico o meglio sessuale (che consiste nell’avere veri e propri rapporti fisici con un’altra persona)
Il rapporto affettivo (il fatto, ad esempio, di scoprire che il proprio partner si scambia dei messaggi con un altro individuo e in questi messaggi è palese il sentimento di affetto fra i due rientra in questa categoria)
Il rapporto intellettuale.

Queste tre tipologie di rapporti rientrano tutte in quello che può essere definito tradimento.

Quali sono le conseguenze giuridiche dell’infedeltà?

Dal punto di vista giuridico l’infedeltà coniugale produce un solo effetto ovvero la possibilità, per il soggetto che è stato tradito, di richiedere la separazione con addebito.
Cosa significa questo?

Il significato di separazione con addebito consiste nel fatto che il giudice ha la possibilità di dichiarare la fine del matrimonio per colpa di colui/colei che ha tradito.
Questo porterà a sua volta ad altri due fatti.

  1. Il primo è che il soggetto che ha commesso l’infedeltà coniugale non potrà richiedere in alcun modo per se l’assegno di mantenimento. Facendo l’esempio che sia stata la donna a commettere l’atto del tradimento, anche nel caso si trovasse ad essere disoccupata, ciò non le consentirebbe ugualmente di richiedere l’assegno di mantenimento.
    L’unica alternativa è, nel caso la situazione economica di lei fosse realmente disperata e rischiasse di intaccare la sua stessa vita, potrebbe richiedere i così detti “alimenti” che altro non sono che una piccola somma in grado di provvedere appunto alla sua sopravvivenza (una somma decisamente inferiore rispetto all’assegno di mantenimento).
  2. Il secondo punto riguarda il fatto che, come da tradizione, qualora, dopo la separazione (ma non ancora divorziati) uno dei due coniugi dovesse morire, all’altro spetterebbe il diritto all’eredità cosa che invece non è concessa al soggetto colpevole di tradimento in quanto separato con addebito il quale risulta così, escluso dal patrimonio del coniuge defunto.

Quali sono le conseguenze dell’infedeltà da un punto di vista pratico?

Da un punto di vista più pratico, l’infedeltà coniugale non produce grossi effetti.
Se ad esempio un coniuge guadagna significativamente più dell’altro, in caso di separazione consensuale chi guadagna di più sarà costretto a concedere il mantenimento a chi guadagna di meno.

Nel caso il soggetto guadagnante di più fosse colpevole di tradimento, questo non gli comporterebbe praticamente alcun cambiamento in quanto ciò che dovrebbe fare sarebbe semplicemente versare i dovuti mantenimenti al partner con meno entrate (la separazione con addebito non è un atto punitivo, il suo effetto è quello di impedire che il colpevole possa fare richiesta di mantenimento).

Invece la cosa tende a cambiare nel caso fosse il partner a prendere meno a essere colpevole di infedeltà coniugale. Infatti come già visto non avrebbe più diritto a richiedere l’assegno di mantenimento anche nel caso fosse nullatenente.

Qualora però, avessero avuto dei figli, il coniuge più ricco deve comunque provvedere al mantenimento dei figli minorenni e maggiorenni nel caso non fossero ancora autosufficienti.

È possibile chiedere il risarcimento danni per infedeltà?

Alcuni di voi magari si saranno chiesti se è possibili chiedere i danni per tradimento. Beh, diciamo che la risposta è “ni” ovvero che solo raramente è avvenuto che qualche giudice abbia concesso il risarcimento dei danni alla parte lesa e solamente nei casi in cui la parte lesa fosse stata danneggiata a livello di reputazione.

Ad esempio nel caso in cui lui/lei fosse stato tradito/a con il/la migliore amico/a e tutto il paese e i familiari ne fossero venuti a conoscenza allora, in questo caso, si potrebbe richiedere il risarcimento danni e averne così diritto.

Detto ciò però non sperate troppo nell’ottenere un risarcimento dei danni perché come detto in precedenza è capitato solamente in rari casi e inoltre perché per poter intentate causa e risarcimento danni devono sussistere le cause di danneggiamento di immagine dato che tale misura serve prevalentemente a tutelare la pubblica immagine dell’individuo leso.

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Come accusare e come difendersi da un’accusa di tradimento Per poter accusare il proprio partner di infedeltà coniugale, quello che molti non sanno è che non occorre avere le prove di un rapporto fisico, bensì i semplici indizi di attrazione fisica con un altro soggetto accompagnati da prove come messaggi o chat saranno più che sufficienti per accusare e ottenere così la separazione con addebito o anche le prove fornite da un investigatore privato qualora fossero valide.

Al contrario, qualcosa si fosse accusati di tradimento ciò che bisognerà fare sarà quello di scagionarsi con le dovute dimostrazioni.

Se ad esempio la coppia si ritrovava in condizioni di crisi già da mesi, priva di comunicazione e di rapporti, con quotidiani litigi allora, nel caso uno dei due fosse andato con un’altra, non sussisterà la separazione con addebito in quanto la causa di questa separazione non è da attribuirsi all’infedeltà