Bagni chimici nei cantieri edili, perché sono utili?
I bagni chimici rappresentano una validissima alternativa al bagno tradizionale. Consentono di avere un bagno a tutti gli effetti anche laddove non sia possibile procedere con l’allacciamento fognario. Il bagno chimico è infatti un dispositivo sanitario che non è collegato al sistema fognario, ma che sfrutta gli agenti chimici, come idrossido di sodio e formaldeide, per la disinfettatura del vaso.
L’installazione dei bagni chimici si rivela utile e necessaria in tantissime situazioni: in situazioni provvisorie e precarie, ma anche in occasioni speciali ed insolite come in aereo, in treno, in camper o nelle situazioni di precarietà come nei campeggi, nei cantieri di lavoro, negli stabilimenti balneari, durante le manifestazioni o durante le feste private.
I bagni chimici nei cantieri edili
Nei cantieri di lavoro, i bagni chimici non solo sono utili e necessari ma sono anche obbligatori. Per queste occasioni rappresentano la soluzione più pratica ed economica, dato che non hanno bisogno di allacciamenti idrici e fognari, e visto che possono essere installati ovunque e hanno una gestione molto semplice.
È il datore di lavoro il responsabile dell’installazione del bagno chimico nel cantiere, nel momento in cui apre un cantiere edile ha l’obbligo di installare bagni chimici idonei, che rispettino le esigenze dei lavoratori e tutte le norme igieniche.
Quindi in un cantiere edile è obbligatorio installare dei bagni chimici che devono rispondere a normative ben precise. Vediamole.
Le normative europee sui bagni chimici in cantiere
La normativa UNI EN 16194 detta le regole relative all’installazione dei bagni chimici, sancendo che in un cantiere edile è indispensabile l’installazione di un bagno chimico ogni 10 lavoratori. Il numero minimo dipende quindi dal numero degli utilizzatori, tra gli addetti al cantiere e subappaltatori.
I bagni chimici devono essere posizionati ad una distanza massima di 100 metri da ogni postazione lavorativa e, nei casi di cantiere a più piani, vige l’obbligatorietà della presenza di un bagno chimico ogni due piani.
Requisiti dei bagni chimici in cantiere
Nel cantiere edile ogni bagno chimico deve rispettare precise dimensioni che vanno da un minimo di 1 metro quadro per un’altezza di 2 metri. L’areazione deve essere buona e deve essere presente una porta con l’apposito indicatore di occupato.
Altri requisiti minimi da rispettare sono:
- La presenza di superfici esterne disponibili all’affissione di segnali
- Interni sufficientemente illuminati
- Rispetto della privacy (chi è in bagno non deve essere visto)
- Meccanismo di apertura e chiusura manuale dall’interno e dall’esterno
- Adeguata ventilazione
- Presenza di un gancio appendiabiti all’interno del bagno;
- Sufficiente quantità di carta igienica;
- Realizzazione con materiali come la plastica e materiali refrattari alle polveri, facili da pulire;
- Presenza di un cestino per i rifiuti;
- Presenza di una tavoletta per wc che permetta una posizione accovacciata;
- Il serbatoio deve avere un sistema di ventilazione con sfiato esterno che sia a caduta, a ricircolo con scarico realizzato con pompa a mano o a pedale, ad acqua pulita con scarico a mano o a pedale.
- Presenza di un lavamani, di uno specchio, di un erogatore di sapone e di carta asciugamani.
Il non rispetto delle normative relativa ai bagni chimici in cantiere sono sanzionabili con una multa che va dai 500 ai 2000 euro.