Diritto all’oblio, eliminare i risultati negativi da Google
Nell’era della comunicazione digitale è frequente trovare in rete notizie lesive e commenti negativi su aziende, liberi professionisti e su qualsiasi altro tipo di soggetto.
Quando accade è possibile esercitare il diritto all’oblio e chiedere la rimozione notizie da Google: di cosa si tratta?
Il diritto all’oblio è sorto da una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea C-131/12 del 2014, con la quale è stata concessa la rimozione di pubblicazioni in vari ambiti, tra cui quello web.
Poter rimuovere un articolo dai motori di ricerca è senza dubbio una possibilità enorme che porta numerosi vantaggi in termini di web reputation.
Le agenzie che si occupano di reputazione digitale incentrano una parte della propria attività sulla creazione di contenuti che migliorano la reputazione di aziende e altri soggetti.
Questa strategia punta al posizionamento di questi articoli in prima pagina per far slittare quelli ritenuti scomodi e negativi alle pagine successive, rendendoli meno visibili.
Si tratta di una parte del lavoro, in quanto tutte i contenuti negativi non vengono eliminati ma solo messi in secondo piano.
Bisogna intervenire procedendo all’eliminazione di articoli, notizie e pagine web ritenute lesive e dannose all’immagine di un determinato soggetto. Dopodiché, bisogna completare l’operazione provvedendo alla deindicizzazione da tutti i motori di ricerca.
Per farlo è possibile rivolgersi a delle agenzie specifiche esperte nella gestione della web reputation, dotate di tutti gli strumenti necessari per monitorare la reputazione in rete e provvedere alla rimozione da Google dei contenuti negativi.
Eliminare i contenuti lesivi dalla SERP Google
Con l’introduzione dell’art. 17 del Regolamento UE 2016/679 (cd. GDPR) che apportato alcune modifiche al diritto all’oblio, è stato possibile usufruire del diritto di cancellazione dei dati personali di un soggetto se si verificano alcune condizioni previste dalla Legge.
Tra le motivazioni c’è il trattamento illecito dei dati e la mancanza corrispondenza rispetto alla finalità per la quale erano stati richiesti e trattati.
Inizialmente, il diritto all’oblio tutelava il singolo individuo, ora si estende a tutela di tutte le persone giuridiche.
Ad esempio, nel caso di lesione alla reputazione di un’azienda tramite un articolo pubblicato sul web o su una rivista, in cui il diritto di libertà di stampa ed espressione lede l’onore e il rispetto altrui.
L’azienda può richiedere la rimozione del contenuto, in quanto non più di interesse pubblico e che produce esclusivamente una lesione all’immagine e alla dignità del soggetto, senza apportare valore aggiunto o reale utilità al lettore.
Servizio di rimozione contenuti web
Per questi motivi affidarsi a un’agenzia di rimozione contenuti web è la soluzione migliore per limitare i danni all’immagine della propria web reputation provocati da articoli lesivi.
I servizi professionali offerti hanno lo scopo di cancellare pagine e articoli dal web e deindicizzarli in modo da farli sparire completamente, in quanto non più utili al pubblico e ritenuti solo negativi per la reputazione del soggetto giuridico coinvolto.