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Autore: admin

Emicranie da stress, l’integratore che aiuta ad alleviarle

L’emicrania è una patologia che purtroppo influisce notevolmente sulla qualità standard della vita. Può essere di diversa intensità; nei casi più gravi il soggetto deve ricorrere addirittura assentarsi dal luogo lavorativo, in quanto non ci si riesce ad alzare nemmeno dal letto. In commercio le terapie sono molto diverse, si ricorre anche a iniezioni periodiche per tentare di alleviare il male. L’origine è ancora sconosciuta nel senso che a volte può essere genetica, altre volte dovuta alla postura e all’infiammazione della cervicale e altre volte dovuta a stress e stanchezza.

Un aiuto naturale che migliora la vita

Nel primo caso purtroppo non ci si può fare molto, nel senso che si deve necessariamente ricorrere a farmaci anche molto forti a volte, per tentare di condurre una vita il più possibile normale. Nel caso posturale un grosso aiuto risultano essere massaggi, ago puntura ed esercizi specifici come per esempio pilates, ecc. Nel caso di stress e stanchezza invece, il discorso è molto più ampio. Bisogna valutare molti fattori, tentare di diminuire il ritmo frenetico della vita, prendere la vita con più serenità e dormire di più. Anche alcuni sport vengono suggeriti per diminuire la tensione, come per esempio lo yoga, il nuoto e la corsa. In natura poi abbiamo tutto quello che serve per stare meglio, né è un chiaro esempio l’integratore N7 Pro. Grazie ai suoi componenti naturali, aiuta a migliorare e prevenire i casi di emicrania e cefalea quando il nostro organismo è carente delle vitamine fondamentali utili per alleviare questa patologia. Anche perché è confermato che un’alimentazione troppo selettiva, favorisce l’insorgere di patologie dannose per l’organismo ecco perché bisognerebbe introdurre, nelle giuste quantità, tutti gli alimenti necessari.

Come funziona l’integratore N7 Pro?

Screen Life N7PRO Neuronal Protect è un integratore alimentare multifasico ideale in una dieta carente o assente di vitamine e corretto apporto nutriente. Le capsule di facile assunzione sono senza glutine, adatte quindi a tutti. L’integratore N7 Pro al suo interno è composto da Ginko Biloba utilissimo per le funzioni cognitive e mnemoniche in generale, il Pino marittimo che svolge un’azione antiossidante, lo Zinco, il quale aiuta e protegge le cellule dallo stress ossidativo e ne restituisce energia immediata, la Vitamina D che mantiene in buona salute il sistema immunitario e infine un arricchimento di tutte le vitamine più importanti per l’essere umano. Stiamo parlando della vitamina C, E, K2, carnitina, resvera-trolo, coenzima Q10, esperidina, rutina e selenio. Per un adeguato utilizzo si consiglia l’assunzione di 2 capsule al giorno lontane dai pasti; meglio se associati ad un abbondante sorso d’acqua. Ulteriori indicazioni vengono riportate all’interno del bugiardino, in quanto l’associazione con questo integratore insieme a particolari medicine in alcuni casi risultano incompatibili. Per questo motivo, come viene anche suggerito dalla casa produttrice, prima di prendere un qualunque integratore è buona norma consultare un medico per evitare spiacevoli effetti collaterali. Non è indicata l’assunzione durante il periodo della gravidanza. Ovviamente il solo utilizzo dell’integratore N7 Pro da solo non è efficace se non si associa anche un sano stile di vita e una corretta alimentazione.  

Aprire un e-commerce conviene? Quali sono i vantaggi

Ormai da anni la vendita online sta spopolando sempre di più. Si stima infatti che, nel mondo, più di due miliardi di persone facciano acquisti online e che quasi il 70% dei consumatori preferisca fare acquisti da mobile anziché in negozio. Infatti, la maggior parte delle persone preferisce la comodità di acquistare tutto comodamente da casa e in pochi click. Per stare al passo coi tempi, per iniziare una nuova attività o per ampliare un business già esistente, risulta quindi fondamentale aprire uno shop online. Per non commettere errori, quando si tratta di realizzazione siti e-commerce, è sempre meglio affidarsi a un team di esperti. Ogni progetto, piccolo o grande che sia, infatti, ha bisogno di un modello totalmente personalizzato e di essere seguito passo per passo. Dopo che un e-commerce è stato fatto, c’è poi bisogno di fare una manutenzione periodica e di seguire tutti gli aggiornamenti rilasciati man mano del CMS (Content management system) utilizzato. E farlo da autodidatti non solo è difficile, ma può essere anche dannoso per la propria attività.

I vantaggi di aprire un e-commerce: perché conviene

Per prima cosa, aprire un negozio online conviene a chiunque, anche a chi ha già uno store fisico. Un negozio fisico, infatti, è soggetto a limitazioni territoriale, viene frequentato solamente da chi è della zona o, comunque, da chi si trova lì di passaggio. Con uno shop online è invece possibile espandersi a livello nazionale e, in alcuni casi, anche a livello internazionale. Inoltre, un e-commerce ha anche dei costi di gestione minori rispetto a un negozio fisico. Questo permette anche di fare maggiori promozioni e sconti sul prezzo finale dei prodotti proposti. Gli sconti, di conseguenza, attireranno un maggior numero di clienti. Un negozio online è sempre aperto, 24 ore su 24, così i clienti possono fare acquisti a qualsiasi ora del giorno. Anche gli utenti che lavorano per molte ore e non riescono a recarsi in un negozio fisico, possono acquistare comodamente da casa. E poi ricevere tutto direttamente alla porta. Ed è proprio analizzando il comportamento di ogni cliente, che si possono realizzare delle campagne di marketing mirate e vantaggiose. Senza sprecare alcuna risorsa o alcun investimento.

I benefici di un e-commerce per il proprio business

Aprire un’attività di vendita online, come già accennato in precedenza, permette anche di offrire promozioni e offerte personalizzate in base al comportamento online del cliente. Ad esempio, in base a cosa visualizza spesso, o a cosa ha acquistato in passato, possono essere proposti dei bundle di prodotti a un prezzo vantaggiosa. Questo aumenterà le vendite ancora di più. Inoltre, tralasciando i costi di gestione, l’e-commerce rappresenta una vetrina completamente gratuita per far conoscere online il proprio business. Se quindi si decide di creare un e-commerce, si ha la possibilità avere più facilmente e in modo più immediato il feedback dei clienti. Ogni acquirente potrà lasciare commenti e recensioni segnalando cosa va bene e cosa invece e da migliorare. In questo modo, potrete perfezionare ancora di più il vostro business e farlo crescere.

Carrelli servizio sala, quali sono i modelli in commercio

I carrelli servizio sala sono molto utili per trasportare le pietanze e dare un servizio impeccabile. Sono molto versatili in forma, colore e design, e sono adatti ad ogni stile, permettendo di servire i piatti in modo raffinato e anche veloce. Utilizzati da hotel e ristoranti, i carrelli servizio sala sono strumenti diffusissimi e i modelli sul mercato sono tanti. Vediamo quali sono i modelli sul commercio di carrelli servizio sala.

Modelli in commercio carrelli servizio sala

Adatti per ogni stile, la scelta di un carrello da servizio è ampia tra quelli pieghevoli, estendibili, in legno o metallo, multiuso con numerosi cassetti, dal design moderno, classico o vintage. L’importante è scegliere materiali resistenti e design moderni, così da servire pietanze con uno strumento ottimale e bello esteticamente. Le marche sono tantissime ma un posto di riguardo è la Forcar, che garantisce ottimi materiali a prezzi contenuti.

Carrelli servizio in legno

Tra i carrelli disponibile sul mercato, quelli in legno sono tra i più versatili. Sono realizzati con materiali di alta qualità e le varie tonalità consentono di adattarli ad ogni tipo di stile. Variano dal legno wengè, legno bianco lucido, color noce, legno nero lucido o colori crema. La caratteristica di questi carrelli è che possono sembrare veri e propri mobili, anche perché molti hanno l’aggiunta di cassetti portaposate e cupole in plexiglass apribili che proteggono gli alimenti in modo igienico. Tra i modelli più venduti ci sono quelli a più ripiani, che possono essere massimo 5 secondo le normative. La grandezza dei carrelli varia e anche la tipologia dei materiali. Il costo complessivo oscilla tra i 400 e 800€, aumentando per qualità dei materiali.

Carrelli servizio sala

Carrelli in acciaio inox

Altro tipo di carrelli servizio sala in commercio sono quelli in acciaio inox. Questo tipo di carrelli è molto resistente e possiede robuste ruote multidirezionali che li rendono movibili e funzionali. Il materiale inox permette di poter pulire facilmente il carrello essendo un materiale scivoloso. Lo stile minimal e lineare può essere impreziosito con un effetto legno per rendere i carrelli più eleganti. Sono formati da più ripiani per garantire il trasporto ottimale di piatti e vassoi. I carrelli servizio sala in acciaio inox sono più economici, con un costo che vai da 100 ai 300€, anche per la semplicità del design che tuttavia si sposa con tutti gli stili di arredamento.

Carrelli di servizio vari

Alcuni dei carrelli sul mercato dispongono di una struttura mista in acciaio o legno, o anche in plastica robusta. Sono ottime soluzioni per il rapporto qualità prezzo, poiché sono formati da materiali resistenti ma hanno un costo minore. Molti sono formati da piani di appoggio in legno e da una struttura in acciaio. Hanno un costo più elevato per il mix di linearità e design dei materiali. I modelli in plastica robusta sono molto più economici, trovandosi anche ad un costo di 70€. Tuttavia le alte temperature potrebbero usurare i carrelli e il materiale plastico spaccarsi. Il costo è inoltre proporzionato anche ad un design più basico e meno moderno.

L’abbigliamento indispensabile per chi lavora nelle pulizie industriali

Se avete una attività nella quale si lavorano o vendono degli alimenti, sapete già che il livello di igiene e pulizia è la prima cosa che vi deve preoccupare. Le pulizie industriali ovviamente si differenziano molto da quelle ordinarie o da quelle che effettuiamo in casa. In un ristorante per esempio, la pulizia deve essere meticolosa, gli strumenti da lavoro, le stoviglie, i pavimenti e così via, tutto deve essere sempre pulito. Ovviamente ci sono delle regole da seguire, tutte inserite nelle direttive dell’Haccp.

Le pulizie industriali e le loro direttive

Ogni impresa di pulizie che si rispetta forma il suo personale per poter gestire al meglio le pulizie in qualunque settore venga mandato. Nelle pulizie industriali anche l’abbigliamento è differente dalla classica divisa. Infatti bisognerà indossare per esempio le scarpe antinfortunistiche per preservare il piede da tagli o cadute accidentali di oggetti appuntiti e pesanti. Grazie infatti alla punta metallica, il piede è protetto. Non si possono indossare ciabatte, infradito e altro ancora. Si dovranno indossare sempre tute o pantalone e magliette di tessuto consono. Generalmente sono più spessi del normale, in quanto devono proteggere la pelle da possibili schizzi e da altri incidenti lavorativi. In alcuni scenari bisognerà indossare anche guanti, elmetti e occhiali, soprattutto quando si puliscono particolari strumenti.

È vietato anche trasportare gli attrezzi del lavoro direttamente nelle tasche, in quanto potrebbero creare guai molto seri in caso di cadute accidentali. Molte volte bisogna indossare anche apposite maschere provviste di depuratori, quando l’area da pulire non è stata ancora bonificata. Durante la pulizia si useranno liquidi chimici per fare in modo di rimuovere la sporcizia ed eventuali tracce di grasso e cibo rimasti per esempio sul pavimento in maniera più veloce possibile. Anche in questo caso è fondamentale seguire le indicazioni riportate nelle etichette, non bisognerà mai mischiare più prodotti in contemporanea a meno che non previsti dalle direttive.

Le pulizie industriali in un ristorante

Sanificare gli ambienti di una cucina di un ristorante e tutto quello che ne segue, è fondamentale per evitare la formazione di patogeni, muffe e batteri. Per fare questo però bisogna seguire norme specifiche, per questo si cercano professionisti nel settore delle pulizie industriali. Bisognerà utilizzare prodotti chimici adeguati, nonché rimuovere lo sporco dal pavimento e dal piano di lavoro. È fondamentale pulire a fondo frigoriferi, lavastoviglie, magazzini e dispense. Queste pulizie così approfondite andranno eseguite ovviamente durante l’ora di chiusura e mai con il cibo in bella mostra. Tutto dovrà essere chiuso e sigillato in quanto i fumi dei detersivi potrebbero contaminare gli alimenti.

Durante questi passaggi, gli operatori oltre all’abbigliamento consono dovranno anche indossare mascherine e guanti. Dovranno anche accendere le speciali cappe che servono per assorbire i vapori rilasciati dai prodotti chimici. Una volta sgomberati i prodotti dalle dispense, dopo aver pulito, andranno anch’essi passati con un panno umido prima di essere disposti nuovamente nei ripiani e richiusi dalle apposite ante. Anche i lavandini e i rubinetti andranno passati con appositi anticalcare per evitare che le incrostazioni di sporco finiscano inevitabilmente nelle stoviglie o negli alimenti quando vengono lavati.

Cefalea: cause e rimedi

La parola cefalea è usata in ambito scientifico per indicare il mal di testa, un tipo di dolore che colpisce una parte qualsiasi del capo. Può localizzarsi anche sul volto, sul cuoio capelluto oppure sul collo poco sotto la nuca. La cefalea può essere sia primaria, che secondaria. La cefalea primaria indica un tipo di cefalea che non è successivo a nessuna causa. Tra le cefalee primarie possiamo menzionare la cefalea tensiva, la cefalea a grappolo e l’emicrania con aura oppure senza aura. La cefalea secondaria, invece, è la conseguenza di altre patologie come un’infezione, un’infiammazione, un trauma cranico, abuso di sostanze (alcol o droghe), ipertensione, malattie che colpiscono il cranio, i denti, la bocca, il naso o le orecchie. Sembra che ci sia una predisposizione genetica per la cefalea, che poi viene peggiorata da alcuni meccanismi fisici e da altri fattori aggravanti. I fattori fisici possono essere l’infiammazione o la contrattura dei muscoli cervicali e alcune modificazioni dei vasi sanguigni. I fattori aggravanti sono lo stress, l’abuso di caffeina, il fumo, l’alcol, le cattive posture, alcuni farmaci ed alcuni

Cefalea: cosa fare per trattarla e prevenirla

In base al tipo di cefalea, alla frequenza degli attacchi e ai sintomi percepiti, si stabilisce, con il medico, come trattarla. Generalmente vengono prescritti dei farmaci antidolorifici e poi si danno dei consigli per la modifica del proprio stile di vita. Per prima cosa, si deve seguire uno stile di vita sano cercando di evitare il fai da te. Poi, si deve cercare di ridurre al minimo le situazioni che provocano ansia e stress, magari pianificando in anticipo e bene le proprie giornate. Inoltre, è importante ritagliarsi dei momenti per sé stessi e per dedicarsi ad attività piacevoli. Cercare di dormire le giuste ore e fare attività fisica moderata. Inoltre, anche l’alimentazione può essere un aiuto per ridurre gli attacchi di cefalea e ridurre i sintomi. Ci sono dei cibi da evitare in caso di mal di testa come: gli alcolici (vino rosso e birra), il cacao, il cioccolato, i formaggi stagionati, lo yogurt e alcuni frutti come i lamponi, le banane e i frutti di bosco.

Gli integratori alimentari per la cefalea

Oltre ai consigli scritti in precedenza, anche alcuni integratori alimentari possono giungere in nostro soccorso in caso di cefalea. Uno di questi è l’integratore N7PRO Neuronal Protect. È un integratore in forma di capsule che permette di integrare alcuni elementi quando la dieta è insufficiente. Si consiglia di assumere due capsule al giorno con una piccola quantità di acqua prima dei pasti. È senza glutine e ricco di principi attivi che apportano benefici a tutto il corpo. Contiene: Ginkgo biloba per la memoria, la funzione cognitiva e il microcircolo; Pino marino, per le proprietà antiossidanti; Vitamina D, che svolge una funzione positiva sul sistema immunitario e lo Zinco, che agisce nel metabolismo di carboidrati, proteine e grassi. Ci sono altre sostanze importanti per il nostro organismo, come la vitamina K (che entra in gioco nel processo di coagulazione del sangue), la vitamina E, la vitamina C, la carnitina e il selenio.

Droga test, per quali lavoratori è obbligatorio

Visti i numerosi incidenti sul lavoro che si sono verificati in passato per colpa di dipendenti trovati in seguito positivi a sostanze stupefacenti, il Ministero del Lavoro ha imposto alcune regole ben precise. La legge parla chiaro, il datore di lavoro è obbligato ad effettuare dei controlli sui propri dipendenti con test particolari, ovviamente a sorpresa, per verificare l’integrità psico-fisica di ogni lavoratore. Ovviamente non tutti i lavori prevedono l’obbligo di questi test, la Legge sulla Medicina del Lavoro (n. 236 del 08/10/2008) chiarisce in modo equivoco per quali lavoratori è obbligatorio. Questi controlli si effettuano mediante droga test e ce ne possono essere diversi.

Le mansioni che prevedono il droga test

Le mansioni per cui vengono richiesti questi test sono gli autisti in generale sia per il trasporto di persone sia di cose, ma anche per quelli che utilizzano il muletto. E poi medici che effettuano operazioni invasive, lavoratori che prestano operai in quota e non solo del settore edile, controllori di volo, forze armate, il personale nel settore marittimo e ferroviario. In generale insomma tutti quegli operatori che svolgono mansioni pericolose sia per loro stessi, sia per gli altri, devono essere controllati più degli altri, per evitare possibili incidenti.

Cosa ricercano questi test?

I droga test medicina del lavoro vengono effettuati dal medico competente adibito al settore del controllo sul luogo lavorativo. I test vengono svolti al momento e ogni dipendente deve consegnare i relativi campioni sotto l’occhio vigile del personale adibito. I controlli sono molto severi in quanto in passato molti dipendenti hanno cercato di traviare i risultati dei test portando campioni di altre persone sane. In generale questi esami prevedono la ricerca nel dipendente di eventuali sostanze stupefacenti quali cocaina, eroina, Thc cannabinoidi (in poche parole tracce di marijuana), anfetamina e metanfetamina e loro metaboliti (come per esempio l’ecstasy) e infine tracce di morfina.

Tutte queste sostanze, se trovate nel dipendente che a sua volta viene segnalato come positivo al droga test, portano all’immediato licenziamento o alla temporanea sospensione. La gravità della situazione verrà comunque decisa dal medico del lavoro insieme al titolare dell’azienda.

Tutti i dipendenti sottoposti a questi test rientrano come appunto dicevamo prima nelle categorie di lavoro pericolose per sé stessi e per gli altri, quindi nessuno può rifiutarsi di svolgere questi controlli.

Nell’eventualità di resistenza da parte del dipendente all’allontanamento dal luogo di lavoro in caso di positività, il medico del lavoro è tenuto a contattare le Forze dell’Ordine i quali possono procedere alla denuncia del soggetto. La tossicodipendenza viene indicata come una vera e propria malattia, in questi casi, il soggetto potrà eventualmente rientrare al lavoro solo se svolgerà tutte le procedure per disintossicarsi completamente.

Come avviene il test

Questi test vengono effettuati mediante la raccolta di urine o di saliva per la droga e l’alcool test. Nei casi più gravi viene effettuato l’esame del capello, in modo da verificare lo storico del lavoratore anche in anni passati, in quanto la memoria del capello è infinita.

locali milano

I migliori locali dove ballare a Milano

La città di Milano ha moltissimo da offrire, e questo sotto diversi punti di vista. In cima alla lista troviamo sicuramente la movida e il divertimento notturno in generale. Alcune zone, più di altre, sono maggiormente battute in tal senso, come quella dei Navigli, tranquillamente paragonabili ad altre europee alla moda, tra cui Las Ramblas a Barcellona o Rive Gauche a Parigi. Nelle prossime righe, dunque, vedremo insieme alcuni suggerimenti sui migliori locali, alla moda e di tendenza, dove ballare a Milano.

Alcatraz

Tra le discoteche più note e frequentate dagli amanti della movida milanese troviamo l’Alcatraz, un club davvero esclusivo dove è possibile assistere ai concerti dal vivo, ma anche ballare musica di diversi generi: reggaeton, hip hop, musica anni 70-80-90. Il locale è il più grande di Milano (3.000 mq) e le serate generalmente iniziano a partire dalle 23.

Just Cavalli

Il Just Cavalli è un club esclusivo di proprietà del rinomato stilista Roberto Cavalli. La bellissima location, ovvero il verde di Parco Sempione ai piedi della Torre Branca, impreziosisce la location, dove è possibile cenare, fare l’happy hour o eventualmente trascorrere una serata in discoteca. Gli ingressi iniziano alle ore 20.00, con una fascia di prezzo adatta davvero a tutti.

Blanco Milano

Blanco Milano è uno tra i locali del capoluogo lombardo più versatili. È, infatti, bar, caffetteria, cocktail, musica e location per organizzare eventi esclusivi. In altre parole, sarà  possibile trovare proprio di tutto per soddisfare qualsiasi esigenza, dal caffè, alla serata in discoteca.

Loolapaloosa

Loolapaloosa Milano si trova a Corso Como vicino a un’altra storica location di Milano, ovvero l’Hollywood,. Indubbiamente si tratta di uno dei locali più divertenti e cool della movida Milanese. La location propone serate per ragazzi di qualsiasi età che intendono passare una serata all’insegna del divertimento e della buona musica con dj rinomati.

Una caratteristica del locale, sempre molto apprezzata, è la possibilità di ballare sui tavoli, sul bancone e sulle sedie. Una menzione particolare deve essere fatta ai barman, veri professionisti che oltre a preparare cocktail, sono capaci anche di intrattenere il pubblico.  Il loolapaloosa può essere un punto d’incontro anche per un semplice aperitivo. Il locale è sempre aperto almeno fino all’alba.

Hollywood

L’Hollywood di Milano, situato in Corso Como 15, non ha bisogno di moltissime presentazioni. Non a caso è stata battezzata come la discoteca più famosa in Italia. La sua notorietà, infatti, ha varcato i confini del nostro Paese, anche perché il locale è sempre in prima linea con l’organizzazione di eventi durante giorni particolari, dalla settimana della moda, occasione di grande tendenza per Milano, al GP di Formula Uno, oppure  il Salone del Mobile. Non è difficile, inoltre, trovare qualche personaggio famoso a presenziare le serate.

Old Fashion

Un’altra discoteca davvero molto famosa, frequentata dai giovani e non, è l’Old Fashion Club. Il club sorge nel bel mezzo del verde di Parco Sempione, all’interno del Palazzo dell’Arte di Milano. Innanzitutto offre un servizio di ristorazione attivo dalle 20.00 alle 00.30, con una cucina italiana rivisitata in chiave internazionale. Subito dopo apre le danze il Dancing Club dalle 23.00 sino alle 05.00 del mattino.

Come coltivare la vite? Alcuni consigli dalla scelta dello shelter per viticoltura alla vendemmia

La produzione di vino è una delle eccellenze italiane, tale da renderci leadership nel settore vinicolo non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Curare la produzione di vino a partire dalla vite, scegliendo uno shelter viticoltura, rappresenta il primo passo che ci porterà, attraverso un processo lungo e impegnativo, a degustare un ottimo bicchiere di vino. La coltivazione della vite pretende un attenzione particolare in quanto ogni fenomeno, naturale o per mano umana, potrebbe danneggiare la vendemmia. È importante, a tale proposito, proteggere la vite ma nello stesso tempo usare prodotti ecologici che rispettino l’ambiente, onde evitare di compromettere la qualità stessa dell’uva.

Shelter protezione per viticoltura, vantaggi

Un valido aiuto alla vendemmia che può garantire una maggiore sopravvivenza delle piante e un miglior attecchimento della radice della vite al terreno, soprattutto quando viene impiantata giovane, è il sistema shelter viticoltura. Decidere di optare per una protezione tubolare, per esempio con gli shelter sono tubex avvolgenti che hanno come funzione la “protezione” della pianta, è un modo singolare per creare intorno al vitigno una sorta di serra in formato ridotto; oltre a favorire un rapido sviluppo vegetale, costituisce una barriera atta a difendere la fragile piantina di vite dagli attacchi degli agenti climatici, (pioggia, raffiche di vento, gelate notturne) e anche dalla presenza di piccoli roditori o grossi cinghiali che potrebbero rosicchiarne il tronco ancora non abbastanza forte per difendersi. Ma non è solo la natura a creare problemi a un vigneto, anche l’uomo con il suo comportamento sconsiderato che lo porta spesso a utilizzare degli erbicidi, la cui tossicità si disperde nell’aria e potrebbe infestare il vitigno. Se ciò si dovesse verificare una protezione shelter viticultura fungerebbe da riparo evitando che la pianta di vite venga colpita dai diserbanti. Quando siamo di fronte a una grossa vigna, si ricorre di frequente all’uso di macchinari che rendono più agevole la manutenzione del vigneto. Tuttavia, nonostante, questa sia una scelta necessaria, può capitare che l’operazione provochi danni al vigneto, istallare lo shelter viticultura su ogni pianta fornisce una valida protezione anche quando è l’uomo stesso a provocare danni.

Ottimizzare la coltivazione della vite con shelter viticoltura

Il materiale degli shelter viticoltura sono in polipropilene, con pigmenti inorganici e uno stabilizzatore di raggi ultravioletti. Sono molto leggeri e facili da istallare e nello stesso tempo sono resistenti e perfettamente compatibili con qualsiasi tipo di ambiente in cui sono chiamati a svolgere la loro funzione di protezione. Queste strutture non hanno un costo oneroso e si adattano

a qualsiasi tipo di reticolato presente in un vigneto, assicurando nello stesso tempo anche una maggiore stabilità alla pianta di vite. In genere, svolgono il loro scopo nel giro di tre anni circa, il tempo necessario che ha la pianta di raggiungere la capienza massima dello shelter viticoltura, dopodiché il materiale eco-friendly di cui sono composti subisce una regressione naturale, nel pieno rispetto di madre natura, evitando di inquinare il terreno e l’ambiente circostante.

wanini rescue pier angelo remelli

Enapay – Wanini Rescue – Soundtrack Producer Pier Angelo Remelli

Pier Angelo Remelli è uno scrittore e produttore musicale, dalla biografia dell’autore scopriamo il suo modo di approcciare al mondo e all’arte della scrittura e della musica.

Una persona solare, ottimista, un vero sognatore che con passione si lascia andare alla creazione di opere letterarie e musica, il più delle volte realizzata come sottofondo dei propri racconti.

Come nel caso di Enapay – Wanini Rescue Soundtrack, una traccia musicale prodotta interamente da Remelli, mentre il compositore ed esecutore musiche è Darek From Poland.

wanini rescue pier angelo remelli

Il brano è disponibile su Amazon Music, Apple Music, Deezer, Youtube Music e Spotify, dove sta riscuotendo un buon numero di ascolti.

Una musica che ci porta ad atmosfere suggestive, da ascoltare per rilassarsi, oppure come base di accompagnamento per la lettura del suo romanzo: Enapay – La vera storia della Banda di Luis.

Se non conosci il suo romanzo, te ne suggeriamo la lettura, si tratta di una storia ambientata nelle terre del selvaggio west, tra intrighi, conquista di territori, guerre e l’amore dei due protagonisti.

Una scrittura piacevole e coinvolgente che porta il lettore ad immedesimarmi nel protagonista, Angel Melli, ufficiale del 2° Regimento di Cavalleria dell’esercito dell’Unione.

Puoi trovare questo romanzo breve sul sito ufficiale dell’autore e nei book store fisici e digitali più importanti come LaFeltrinelli, Mondadori, IBS, Amazon, Rakuten Kobo, Libreria Universitaria, Youcantprint, Google Play Libri.

Il protagonista , Angel Melli, è un personaggio immaginario che appartiene alla saga di romanzi “La vera storia della banda di Luis”, creato dallo scrittore, compare la prima volta in Enapay, edito nel 2021.

I suoi genitori sono ignoti, cresciuto in un orfanotrofio, ha il sogno di diventare ingegnere, per cui frequenta l’Accademia di West Point. Entra poi nel 2° Reggimento di Cavalleria e diventa un militare sicuro e pieno di ideali, ma le sue aspettative vengono demolite dalla crudeltà e l’orrore delle battaglie.

Una serie di vicissitudini lo porterà nel 1863 a entrare a far parte di una banda di fuorilegge con a capo Luis Ferreira. I romanzi della saga raccontano le loro avventure.

Una breve sinossi del romanzo:

“1847, Venlesia (Stati Uniti d’America). Angel Melli è un sottotenente del 2° Reggimento di Cavalleria. È un soldato ribelle, i cui ideali iniziali sono stati demoliti dall’orrore della battaglia di Monterrey, in Messico, e della guerra contro i pellerossa. Dopo l’ultima battaglia, Angel è uno dei testimoni del trattato di pace con la tribù dei Wanini. La guerra sembra finita e una sera, alla festa del primo cittadino di New Venice, Angel conosce Estefanìa. La passione di Estefanìa travolge Angel come un uragano e lei sogna già le nozze quando lui le promette di starle sempre accanto. Enapay è un romanzo western dalle pagine intrise di passione, guerra e storia”.

Il soundtrack Enapay – Wanini Rescue è il sottofondo perfetto per godersi le avventure della banda di fuorilegge e dell’amore di Angel per Estefanìa. Ne consigliamo l’ascolto.

Il ruolo del tessuto non tessuto per la produzione di filtri nel settore automotive

Il tessuto non tessuto è un materiale estremamente versatile. A differenza dei tessuti tradizionali, dove le fibre assumono due direzioni prevalenti, nel TNT le fibre seguono un andamento casuale. La fabbricazione utilizza tipicamente fibre stratificate o incrociate che sono unite meccanicamente (ad es. con aghi) tra loro mediante adesivi o trattamento termico. Il tessuto non tessuto trova impieghi in diversi settori, ma nelle prossime righe vedremo insieme il suo ruolo per la produzione di filtri nel settore automotive.

Tessuto non tessuto per auto: le caratteristiche

Come anticipato, il tessuto non tessuto è un materiale molto versatile utilizzato in moltissimi settori, compreso quello automotive. Il motivo di questa preferenza è molto semplice, ed è legato a doppia mandata con le sue caratteristiche di filtrazione, idrorepellenza, di fono assorbenza, di omogeneità, di elasticità e di resistenza al fuoco. Grazie alle sue peculiarità, nel medesimo comparto i tessuti non tessuti possono essere utilizzati in più di quaranta componenti tra cui:

  • Filtro dell’aria
  • Filtro del carburante
  • Rivestimenti coppe copriruota
  • Insonorizzare i tettucci delle automobili
  • Realizzare sedili e gli airbag
  • Realizzare pareti divisorie del bagagliaio
  • Rivestire i sedili
  • Realizzare i rinforzi dei sedili
  • Realizzare i supporti in tessuto

Negli ultimi anni c’è stata un’enorme diffusione dei tessuti non tessuti nel settore automobilistico, fenomeno che tra l’altro non mostra battute di arresto.

Il tessuto non tessuto ha un’incredibile resistenza alla trazione, caratteristica molto gradita ad esempio quando viene utilizzato per rivestire un sedile o uno schienale per evitare fastidiosi attriti dovuti alla robustezza del materiale del sedile.

Tessuto non tessuto e filtri auto

Esistono diversi tipi di TNT, che variano per composizione, spessore e tipo di trama. Per quanto riguarda il tessuto non tessuto per filtri, vengono utilizzati teli estremamente funzionali e durevoli, che vengono realizzati in base alla specifica destinazione d’uso. Nel dettaglio, è possibile affermare che i tessuti non tessuti nel settore automobilistico devono possedere determinate proprietà come filtrazione, assorbimento acustico, elasticità e autoestinguenza.

Il telo deve inoltre essere uniforme, impermeabile ed avere una notevole resistenza alle alte e alle basse temperature. Il TNT con queste proprietà è ideale per la produzione di parti e componenti comunemente utilizzati nel settore automobilistico. Tra le diverse realtà nel settore del tessuto non tessuto troviamo Nowotec, azienda che risponde alle diverse esigenze tagliando distribuendo differenti tipologie di TNT in rotoli per la filtrazione di aria e liquidi.